il valore del "NO"
Spesso sento le persone che educano il cane usando il “NO!” credendo di fare la cosa giusta. Non c'è dubbio che il cane impara ( dopo molto tempo e frustrazioni) che il “NO!”significa “non fare qualcosa”.
Ma cosa non deve fare, non lo sa ! Anche se noi siamo convinti del contrario e che se non ascolta è dispettoso.
Tengo a precisare che essi non sono in grado di elaborare un concetto così complesso, anche perchè in tal caso chi li maltratta verrebbe morso e ucciso per vendetta. Il “NO! “ è inibitorio, specie su un cucciolo che non ha mai sentito prima quel suono . I cani vedono il mondo attraverso gli stimoli che inizialmente sono Neutri. Pertanto la parola no, come tutte le altre che sente per la prima volta, non gli dicono nulla. È stato dimostrato da alcuni studi, che il cane impara prima la parola no, che il proprio nome.
Dobbiamo tenere conto che siamo due specie diverse e per quanto ci piaccia pensarlo, il cane non è in grado di capire cosa diciamo. Avrete notato tutti come gli si illuminino gli occhi alla parola BISCOTTO! Oppure a lunghe frasi fatte che noi ripeteremo di continuo per la nostra natura abitudinaria , come ad esempio :
“vai a CUCCIA che dopo ti porto FUORI a fare un giretto al PARCO” e lui correrà tutto contento nella cuccia. Il cane non comprende tutta la frase ma coglie alcune parole chiave ( CUCCIA-FUORI-PARCO ) e questo lo porterà nel tempo a sapere che uscirà FUORI di casa per andare al PARCO se prima andrà a CUCCIA . Ma attenzione , non lasciatevi ingannare dalla sua intelligenza . Lui non impara la nostra lingua , impara però il nostro modo di muoverci, di gesticolare, il tono della voce , il nostro odore (che cambia a seconda del nostro umore) che gli farà capire se siamo tristi o felici, arrabbiati o impauriti. Ognuno di noi emette degli odori ed è questo in primis che il cane riconosce .
Può quindi apprendere con il tempo ad associare alcune parole a determinati comportamenti. Ricordiamoci che il cane è in grado di riconoscere circa 3.000/4.000 mimiche facciali, pertanto usa il corpo per comunicare , e anche se abbaia , non usa la comunicazione verbale in primis . Pertanto per parlare ad un cane bisogna prima insegnargli il significato delle parole in modo a lui comprensibile. Se una persona straniera ci chiede delle indicazioni , cerchiamo di parlare lentamente , gesticolando molto e mimando ciò che diciamo, quasi che l'altro fosse duro di comprendonio.
Perchè agevoliamo l'umano straniero e con il cane diamo per scontato che capisca?
Se tra esseri umani che parlano la stessa lingua, il NO di per se stesso non è sufficiente per capirci, figuriamoci il cane.
L'unica cosa certa, è che il cane si fermerà . Ma non sa perché, o cosa vogliamo. Lo impara con il tempo a forza di tentativi e sgridate.
Il nostro errore è in parte comprensibile perchè se inizialmente il cane si ferma dal fare quel comportamento , noi pensiamo che sia tutto chiarito e che non lo rifarà . Invece lo rifà, eccome!
E qui diventa chiaro che non ha capito.
Ma noi invece che tentare un'altra strada usiamo sempre il NO, stavolta alzando la voce. E di nuovo funziona. Ma perchè?
Perchè in realtà essendo il cane un animale sociale patisce il tono della voce , si preoccupa e si ferma.
Il modo corretto per usare il “no” è di insegnarlo , così come faremo con tutti gli altri segnali ( seduto , terra , resta, vieni etc) dobbiamo fargli capire, con le ripetute ,che NO significa : smetti di fare ciò che stai facendo.
Buone Coccole, Ariela.
Se siete interessati a sapere come fare, chiamate il 3774946556
con mio grande piacere questo articolo è stato pubblicato su un sito di portata nazionale Golden Retriver Italia, rinrazio Massimo Manduzio per averlo pubblicato.